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Precipitazioni dall’alto

Le conseguenze della precipitazione sono legate all’urto diretto del corpo contro il piano di impatto e agli effetti dell’improvvisa decelerazione al momento dell’arresto, la quale esercita sugli organi interni la forza di inerzia che esercita trazioni violente sia sui visceri che sui loro apparti di sostegno.
A seconda della parte del corpo su cui la precipitazione avviene si avrà la localizzazione delle lesioni prevalentemente nella regione corporea suddetta.
Le lesioni da precipitazioni sono multiple, poiché interessano i tegumenti, i visceri e l’apparato scheletrico, multiformi, giacchè comprendono diverse tipologie quali contusioni, fratture e lacerazioni, multipolari, essendo provocate da azioni lesive complesse.
Diamo qui di seguito una breve descrizione delle principali lesioni da grandi traumatismi:

  • Lesioni cutanee: sono relativamente scarse rispetto a quelle scheletriche e viscerali. Si repertano dalle semplici abrasioni alle brecce che mettono in comunicazione con le cavità interne.
  • Lesioni scheletriche: molto frequenti, variano per entità e sede. Si ricordano in questa sede le fratture a mappamondo del cranio, la frattura ad anello alla base del cranio, e la frattura delle coste nelle cadute di fianco.
  • Le lesioni viscerali: sono frequenti a carico dell’encefalo, dell’aorta toracica (spesso per strappamento o lacerazione) e di altri organi addominali; quella a carico dell’encefalo sono determinate dall’impatto col suolo, quelle toraco-addominali dalla decelerazione brusca che avviene al momento dell’impatto.